May 25, 2021

La conoscenza di una vita

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🎧 Ascolta il messaggio dalla voce de La Jardinera

Miei cari semi,

ancora una volta ricevete questo aroma, questo profumo delle rose di questa Casa, bellissime e profumate, le mando ai vostri cuori affinchè si riempiano di illusione, d’amore e soprattutto che si compiano i vostri sogni, ma condividiamo il Messaggio.

Questi Messaggi che a volte ci danno risposte, ci aiutano ad aprire gli occhi e soprattutto a comprendere tutti i miei semi, le mie stelle, le più belle, quando dico stelle è femminile e maschile, per tutti, per tutti, bellissimi conoscete e lo sapete quando ricevo le vostre risposte Dio mio, ringrazio Dio perché siete meglio di Servidora quando scrivete, quando parlate e Servidora ve lo dice sempre con semplicità ma con tutto il cuore.

Oggi parla di un padre e di un albero, di un padre con tutta la sua esperienza e di un albero. C’era una volta un padre che era già anziano ed era malato e sapeva che presto sarebbe giunta la sua ora e pensò: devo parlare ai miei figli, devo parlare con loro e detto fatto, le chiamò, erano tre figlie che aveva questo padre, il padre aveva lasciato molto, lavorava anche molto ed aveva molta esperienza e molta saggezza e chiamò le tre figlie e disse: “Guardate figlie mie desidero chiedervi qualcosa, in special modo alla maggiore. Quando morirò, quando giungerà la mia ora” e gli risposero: “Non parlare così padre!”e la maggiore gli disse: “Ti ascoltiamo” e gli disse: “Quando arriverà la mia ora prima di seppellirmi mi taglierete il dito indice, il dito indice, me lo tagliate e lo seppellite nel giardino”. Le tre lo guardarono, la maggiore non sapeva se piangere o essere indifferente, la seconda rimase pensierosa e la più giovane totalmente indifferente, non le importava nulla.

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E il giorno seguente questo padre morì e dato che era morto le tre figlie parlarono fra loro ricordando ciò che aveva detto il padre ed erano d’accordo che dovevano seppellirlo, il dito indice della mano destra, il mano indice della mano destra, era un dettaglio.

La maggiore era molto controllatrice e voleva comandare, lei aveva amore e odio, desiderava il peggio e allo stesso tempo il meglio, la seconda come abbiamo detto né bianco né nero e la terza la indifferenza totale, senza cuore, senza cuore o con il cuore di pietra, noi figli siamo così, tutti dello stesso ventre e tutti diversi quindi gli tagliarono il dito indice e andarono a seppellirlo in giardino.

Quando si alzarono il giorno seguente videro un albero grande, grande, grande, grande pieno di frutta e dissero: “Che strano, com’è possibile? Andiamo a vedere” e le tre colsero ognuna un frutto diverso, li provarono e dissero: “Uhmm che buono!” Avevano dei sapori squisiti e saziavano molto, con un frutto restavano sazie per tutto il giorno ed avevano allegria e cominciarono a pensare, a cantare, a creare, ognuna aveva una idea, ognuna aveva dei.. come potrei spiegarlo, ognuna aveva dei propositi interessantissimi per cominciare a creare, a disegnare, a fare di tutto, fare di tutto e ogni giorno mangiavano un frutto, un frutto diverso di quest’albero e pensarono: saremo molto ricche, perché guardate, siamo saziecon un solo frutto, ma passando la gente vedeva che erano felici ed avevano veramente tutto, era come se fossero andate ad Orlando, se avessero avuto avocado, frutta, caramelle, di tutto, di tutto, e la gente era sorpresa perché le vedeva felici e non sapevano cosa stava succedendo e un giorno un vicino chiese: “Posso sapere da dove viene questa frutta?”

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“Da quest’albero” e lo invitarono e disse: “Uhi che buona!” ma si sparse la voce e tutto il villaggio andò a mangiarne, mangiavano, si saziavano ed erano contenti tutti pieni, pieni, pieni, perché gli dava l’alimento questa frutta del corpo e del cuore e la conoscenza del cervello, ma non comprendevano da dove venisse e che albero fosse e come sempre in tutte le città, nei paesi, nei villaggi, c’è sempre una persona che pensa in modo diverso, arrivò e disse: “Ohi, è una sciocchezza quella dell’albero, come può un albero dare tanta frutta e ci credete?

Come un albero può dare tutto quello che state dicendo della saggezza, della conoscenza, che state bene, queste sono sciocchezze, non può essere, non credetelo, non credetelo”. “E’ che nostro padre ce lo indicò” e lui si mise a ridere. “come potete immaginare che da un dito morto possa uscire e nascere quest’albero e tanti elogi che dicono di lui, no, no, no questa è una menzogna”. La figlia maggiore si mise a pensare: “Chissà, magari si perché era molto fanciullesco, non voleva crescere e restò fanciullo e disse con una vocina: “ magari si è vero” e se quest’uomo avesse ragione?

Perché nostro padre ci ha dato il suo dito ma è vero, è un dito morto”. La seconda disse: “Bene, mentre io continuo a mangiare non me ne importa, ma chissà ha ragione” e la piccola disse: “Potete fare quello che volete eh, perché in ogni caso non mi riguarda. Li mangio solo perché sono molto buoni”. La maggiore disse: “E’ vero, tagliamo l’albero, lo tagliamo”. La seconda disse: “Ebbene perché tardare?” E la piccola: “Conosco qualcuno che verrà e lo farà subito”. E così fu, chiamarono un boscaiolo che tagliò l’albero. Tagliandolo morirono i suoi frutti, morì tutto ciò che era piantato in giardino, i fiori, tutto diventò morto, tutto.E che sorpresa per la gente quando passò e disse: “Cos’è successo qui? Non c’è vita”. E le tre figlie si guardarono e ancora una volta la maggiore disse: “E’ così, non ci siamo mai rese conto che nostro padre era saggio, intelligente, che sapeva fare di tutto e che grazie alla sua età ci offriva la conoscenza con l’albero e la vita che lui ci ha dato e noi sciocche abbiamo creduto a ciò che dicono.

Abbiamo dato talmente tanta importanza a coloro che non conosciamo e a coloro di cui non ci importa che è tutto morto intorno a noi e lo abbiamo perso per ambizione, per il controllo, ma non abbiamo creduto che ciò che ci dava nostro padre era la conoscenza di una vita.

Quest’uomo nello stesso modo piantava un fiore, costruiva una casa in una valle, metteva pietre e ugualmente lavorava il legno, ti faceva una cucina, come legna per mettere il letto, un letto, ciò che fosse, riparava gioielli, cuciva a macchina o cuciva a mano, faceva di tutto, di tutto.Sapeva perfino cucinare, truccare, perché la vita gli insegnò che per arrivare ad essere un saggio devi iniziare dal basso e non come le figlie che iniziarono dall’alto e quando fecero la casa le figlie iniziarono dal tetto e crollò tutto perché pensavano a loro e vivevano solo per loro stesse, erano più importanti loro rispetto a ciò che potevano trarne di apprendimento e il padre iniziò dal basso. Era bambino e suo padre lo portava ad aggiustare un ferro da stiro che non funzionava in un laboratorio, gli davano sempre un lavoro perché fosse occupato. E così fu come apprese, come si fece uomo e come diede la vita a tre stelle che non seppero apprezzare e che restarono senza l’albero di vita.

Miei semi, apprezzate ciò che avete, apprezzatelo, per molto cattivi che siano un padre o una madre, ringraziate sempre Dio e il giorno in cui potete parlare, parlate, perché c’è un giorno in cui prendono il treno e se ne vanno e non potremo più parlare con loro,

perché ci sono molti treni ma nessuno va alla stessa destinazione. Solo quelli che se ne vanno hanno il privilegio di andare a una stazione speciale, dove ci sono Fonti di Vita, di Luce e di allegria e dove la felicità è eterna.

Con tutto il mio amore,

vostra Jardinera

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