June 13, 2021

Allegria e spiritualita

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🎧 Ascolta il Messaggio dalla voce de La Jardinera

Vicino al Tibet c'è una Lamaseria.

Uno dei Lama, molto giovane, fu
inviato al monastero a fare il professore degli alunni.
In questi monasteri raccolgono sempre gli alunni di tutti i villaggi,
delle città e ogni famiglia tibetana dà uno dei suoi figli per servire
Buddha. E'un obbligo e chi vuole, può dare 2 o 3 figli, ma tutti danno
un figlio, un maschio. Quindi questo Lama era giovane e dinamico e
arrivò quindi con entusiasmo, con allegria, si presentò all'Abate, al
direttore della Lamaseria e gli disse:


"Posso già iniziare?"- "Quando vuoi!".


Raccolse tutti gli alunni e cominciò ad osservarli tutti, uno ad uno, è
vide che erano seri, seduti, molto disciplinati e il giovane Lama era
simpatico, carismatico e gli piaceva ridere.

Disse:
"Miei cari alunni, vi spiegherò il principio del nostro lavoro come
futuri monaci quali sarete. La spiritualità non è triste. Non deve
essere noiosa, non deve essere amara, non deve essere sempre senza
ridere. E nemmeno deve esserci colpa nè tristezza, nulla.

Al contrario,\

la spiritualità deve essere allegra, sorridente, tranquilli, ma
soprattutto il principio è farlo con la coscienza, con il sorriso e se avete voglia di ridere, ridete! - Ma pensate che siete qui per
continuare domani questo cammino che vengo ad insegnarvi".

I novizi lo guardarono e rimasero molto stupiti, perchè tutti gli altri lama erano
anziani e li facevano pregare per ore, ore ed ore. La prima inizia alle
4, la seconda alle 6 e così durante il giorno. Alle 5 e poverini, erano
bambini molto giovani. Quindi lo guardavano pensando: " Sarà vero? Non
sarà vero? Vedremo", per loro era una grandissima sorpresa.
Quindi cominciò a spiegare la vita del Buddha, il suo esempio, la sua
saggezza e ad insegnargli ciò che era la spiritualità. E loro iniziarono
a ridere a crepapelle. Erano allegri, imparavano moooolto bene. E
avanzavano ogni giorno di più, ogni giorno di più.

Ma da lì passò della
gente del popolo, la gente della città, si chiamano - fedeli -. Non gli
piacque sentire quelle risate e quella allegria e andarono dall'Abate
dicendogli: "Abate, non siamo d'accordo con il Lama, il nuovo arrivato,
perchè c'è molto rumore quando passiamo. Sentiamo che ridono, stanno
cantando le preghiere invece di pregare in silenzio, pregano cantando e
c'è sempre un bambino che sta ridendo e tutti che lo seguono. E'troppa
allegria, non è buono per la spiritualità".


L'Abate ascoltò sereno e chiamò il Lama. E gli disse così: "Sono venuti
i fedeli e si sono lamentati. Hanno detto che fai troppo rumore, che i
tuoi alunni ridono, che sono contenti e che c'è una grande allegria in
questa scuola". E gli disse così: "Ma, Signor Abate, la spiritualità non
deve essere nè pianto nè tristezza" e disse: "Bene, prova a fare come
facevano gli altri Lama". E il giovane Lama gli rispose: "Uhi Abate,
sarà la stessa cosa, lo stesso" "Cosa vuoi dire?" "Vedrà", gli rispose
il giovane Lama

E il giorno seguente mise i suoi alunni seduti bene, li
mise a pregare, a recitare mantra, ma tutto in silenzio, tutto in
silenzio. Non si sentiva nulla. Non si ascoltava nulla.
Passarono i fideli e si fermarono dicendo: "Avranno chiuso il monastero?
Perchè non c'è vita, non c'è nessuno. Cosa succede?" E si avvicinarono
alla finestra e videro che c'era un nuovo Lama che pregava assieme agli
alunni, ma tutto in silenzio. Tutto in silenzio. E andarono a visitare
l'Abate e gli dissero: "Abate, veniamo a dirle che non siamo contenti
per niente perchè non si sentono i bambini, non si sente la preghiera,
non si sente quando recitano, non si sente nulla. E talmente silenzioso
che pare sia morto, è orribile, orribile."
"Molto bene,- gli disse l'Abate, - lo dirò al nuovo Lama". Chiamò il
giovane Lama e gli disse: "guarda, i fedeli si sono lamentati e hanno
detto che adesso è talmente silenzioso da far sembrare tutto morto.

E quindi non dimenticare quello che ti dirò: "Non ascoltare le polemiche,
non ascoltare ciò che diranno gli uni e gli altri. Ascolta semplicemente
il tuo cuore e fatti guidare dalla tua intuizione perchè mai il tuo
cuore ti tradirà nè ti mentirà.


Il giovane lama gli fece la riverenza e il giorno seguente iniziarono
come aveva sempre fatto lui. Le preghiere, le spiegazioni, a ridere,
cantare, a giocare e durante la ricreazione c'era una allegria talmente
grande che vennero tutti i bambini delle altre scuole, i bambini dei
villaggi, vennero tutti. E se ne stavano lì a bocca aperta e con gli
occhi spalancati. Con una grande allegria e felici.


E da allora è il Lama felice e i giovani trovarono la felicità, perchè
compresero molto bene

che essere spirituale è avere sempre la allegria\

nel cuore, è fare quello che vi detta la vostra coscienza nel bene, nella Luce, nella generosità, nella bontà.


Il resto, non ascoltate, perchè non saranno mai contenti. Ma se voi
avete un risultato, L'Universo vi darà ragione e gli Esseri di Luce vi
accompagneranno sempre.

Perchè questo è ciò che siete, Esseri di Luce.


E da allora, ogni volta che possiamo andiamo a visitare questo Lama di
allegria in questa grande Lamaseria.

Con tutto il mio amore,
La Jardinera.

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