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Miei cari semi
C’era un uomo molto ricco, molto ricco, molto ricco. E disse: “Ormai non voglio più lavorare, ho denaro a sufficienza, ma ho problemi coi soldi. Allora cosa posso fare? Non ho eredi, se muoio la gente se li prenderà e me li ruberà. E gli venne un’idea. Allora andò al giornale, a un’agenzia e disse: “Voglio vendere la mia casa.” La sua casa era un castello meraviglioso. Ma prima di arrivare a vendere la sua casa, aveva avuto tantissimi problemi, così tanti che diceva “Non ne posso più, non ne posso più, non ne posso più.” Perché la verità era che aveva problemi, gli stavano per togliere tutto, gli stavano per togliere tutto, l’impresa, tutto quello che aveva. Allora disse: Farò una promessa: “Se esco da questi guai, e posso sistemare tutto e salvo la casa, prometto che tutto il denaro ricavato dalla casa lo darò ai poveri.” Allora ogni giorno era più difficile per lui, perché vedeva che i problemi si accumulavano e non aveva soldi. E disse “Beh, devo vendere la casa, ma prometto che se la vendo darò tutto il denaro ai poveri.”
E un angelo lo ascoltò, e questo angelo fece tutto il possibile perché potesse venderla.
Allora l’uomo mise in vendita la casa e c’era un cartello che diceva: ‘La casa la vendo per 5 monete, 5 monete, 5 monete, e per 100.000 monete vendo il mio gatto, ma va tutto incluso, il gatto e la casa. Chi la compra deve comprare tutto insieme, non posso separarlo.’
E in uno dei suoi giorni fortunati passò una coppia e disse “Che casa bellissima, per 5 monete la compriamo!” E il marito disse: “Ma c’è anche il gatto, disse “Ma va tutto insieme, allora compriamo tutto insieme.” Così andarono a trovare questo signore e gli dissero “Compreremo la casa e il gatto”. Molto bene! E gli diedero 100.00 monete e 5 monete, 100.005.
E allora l’uomo, siccome aveva fatto la promessa, prese le 5 monete della vendita della casa e queste 5 monete le diede ai poveri e le 100 000 monete le tenne per sé.
Ma più tardi l’angelo parlò alla sua coscienza, e gli disse: “Una promessa è una promessa. Hai mantenuto la tua promessa?” E lui rispose “Sì, dissi che il prezzo della casa l’avrei dato. E l’ho dato, le 5 monete.”
E il resto, miei semi? Non lasciamoci ingannare, perché a volte la nostra coscienza ci dice, sì, promettiamo di sistemare un pezzo di legno che si è alzato, di sistemare certe cose, o se ci aiutano, mettiamo i santi, in questi giorni abbiamo parlato dei santi, prometto...
Le promesse bisogna mantenerle perché se non si mantengono, prima o poi, viene la causa-effetto. E questo uomo ingannò la sua coscienza e ingannò sé stesso, perché poi non poteva dormire.
Così siamo sempre onesti con noi stessi e se facciamo una promessa, andiamo fino in fondo, non restiamo a metà e non inganniamoci. Ma so che i miei semi ogni volta che promettono mantengono, e mantenendo questa promessa liberano ogni volta di più l’anima e si elevano,
C’è stato un Corso molto bello, tutti gli allievi hanno fatto un lavoro eccezionale. E hanno chiuso cicli e hanno liberato moltissime anime e loro stessi si sono tolti pesi e hanno iniziato una nuova vita. Questa è la ricompensa di quello che veramente esiste, la nostra anima, il nostro essere divino.
La nostra materia è quella che ci inganna con le false promesse: Sì, adesso lo farò, me lo sono dimenticato, lo farò domani, non ci ho pensato… Queste sono le false promesse.
Così miei semi, avanti e non preoccupatevi, se manterrete le vostre promesse avrete la vostra ricompensa.
Con tutto il mio amore
La Jardinera