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Miei cari semi,
C'è stata un'età dell'oro in cui molti credevano negli dei della mitologia. È vero che faceva sognare, chi non ha sognato di essere il più forte? Ercole, o la dea dell'amore. Ma in quel momento, quegli Dei si mescolavano con gli uomini della terra e una volta, il Dio della mitologia.
Eracle, stava camminando lungo un sentiero stretto, come abbiamo fatto tante volte. Che sia in un parco, nel bosco o nella foresta.
Quando all'improvviso notò per terra un piccolo oggetto che sembrava una mela, molto carino. Ed era molto incuriosito, quindi si avvicinò e voleva schiacciarlo, ma quando lo fece, l'oggetto raddoppiò, cioè il suo volume si moltiplicò, crebbe.
Alla vista che stava crescendo, diceva: Ma che succede? Eracle lo calpestò più violentemente e con tanta violenza, e come se ciò non bastasse, lo colpì anche con il suo bastone.
Allora l'oggetto si mise davanti a lui e gli dava altri colpi, ma di nuovo si mise di fronte al semidio, e si andava gonfiando sempre più fino a ostruire completamente la via. Ma completamente. Eracle non capiva, allora il nostro grande eroe lanciò il suo bastone e restò lì molto sorpreso. Ed era così, tra il confuso, il furioso, non capiva.
E all’improvviso comparve la Dea Atena, (come avrete capito, siamo in Grecia), che era molto saggia e gli disse:
Fermati fratello. Questo oggetto che hai colpito è lo spirito della disputa e della discordia.
Se lo lasci tranquillo, rimane com’era all’inizio, ma se lo affronti, si gonfierà sempre più e sarà sempre più rabbioso e ti affronterà.
Miei semi, Cosa ci vogliono dire? Cosa ci stanno insegnando? Che quando uno discute o semina discordia o gelosia o invidie, sono la causa di grandi mali, soprattutto dell’umanità.
Così è meglio se non la stimolate mai, né la toccate.
Né la gelosia, né l’invidia né la rabbia e ancor meno l’indifferenza, ancora meno.
Miei semi, è così facile combattere questi momenti che abbiamo, che iniziano a farci venire i fumi. È un’espressione di rabbia o di incomprensione e subito saltiamo come un gallo.
Beh, pensiamo che non dobbiamo toccarla, bisogna praticare la pazienza, che è la saggezza.
Con tutto il mio amore,
La Jardinera