🎧 Ascolta il Messaggio dalla voce de La Jardinera
Miei cari semi,
Un giorno andando per la montagna, queste montagne belle che abbiamo qui. E in tutti i paesi sono sempre belle, con i loro alberi, i loro fiori e i loro frutti.
C’erano due uomini, come due compari che capita, che camminavano e passeggiavano. E quel giorno era toccato a quella montagna.
E nel cammino trovarono un’ascia tutta nuova e uno dei due disse:
Ehi Guarda cosa ho trovato, un’ascia tutta nuova.
E il suo compagno disse:
Che fortuna hai, guarda, davvero che fortuna abbiamo trovato un’ascia e così nuova.
Ma l’amico che aveva trovato l’ascia disse:
Perdona, l’ascia l’ho trovata io, dunque appartiene a me.
Scusa, ma non andavamo insieme? non l’abbiamo vista insieme?
Sì, ma io sono stato il primo, quindi è mia, non dirlo al plurale. Ho trovato un’ascia, non “abbiamo” trovato un’ascia.
Il suo amico abbassò la testa, restò un po’ abbattuto, un po’ triste, perché pensò: “Io pensavo fossimo amici. Be’, continueremo il nostro cammino”.
Andarono. e quando arrivarono a una spianata c’era un lago splendido, e c’erano molti tronchi.
Ma dietro ai tronchi c’era un uomo. Era un legnaiolo, molto grande, molto forte. I legnaioli sono molto forti perché hanno bisogno di molta forza per tagliare gli alberi.
Allora sii avvicinò a loro e disse
Guarda, la mia ascia. Me l’avete rubata?
Allora uno degli uomini disse, per primo parlò quello che aveva trovato l’ascia:
Sì abbiamo trovato l’ascia.
E l’altro amico rispose subito dopo:
Scusi, legnaiolo, il mio amico ha trovato la sua ascia. Io non l’ho vista né toccata, io non ho nulla a che fare l’ascia. Lo chieda a lui, parli con lui.
E allora gli si avvicinò con viso poco amichevole, perché credeva che gliel’avesse rubata.
Miei cari semi, la lezione che dobbiamo imparare oggi è: Non prendete mai una decisione rapida.
“Me ne vado!” Ma dove vai?
Beh non avete trovato l’ascia? Hai una carta visa? Perfetto! Tienila da parte magari un giorno potresti averne bisogno. Perché vuoi parlare al singolare e non al plurale?
Questo ci insegna che se condividiamo, sia bene sia male, ne approfittiamo, Se è una fortuna, Alleluia, rallegriamoci.
E se qè ualcosa di meno allegro, condividiamo lo stesso, perché se si si condivide si vince ad ogni modo o in tutti i modi.
Quindi la persona che pensa solo individualmente perde. La persona che crede che può arrivare o che può sistemare documenti, o possono essere rami di fiori, perde. Ma se condivide e trasmette guadagnerà amici.
Potrà realizzare magari un’opera di arte, magari con la sua visa gli daranno più soldi. O magari potrà aiutare tanta gente, come l’Ucraina che adesso ne ha bisogno.
Non confondete, quando qualcuno ha un amico ha un tesoro. E non abbiate paura. Se avete bisogno dell’ascia, tenetela, ma se non ne avete bisogno condividetela.
Tutto quello che non si condivide si perde.
E riflettete. Non pensate, oppure pensate prima di riflettere, e lasciare che il vostro cuore vi parli.
Non abbiate capricci come bambini e bambine, questo è già passato.
Vediamo se possiamo trasmettere questa Ensenanza gratuitamente, vediamo se possiamo dar loro roba che ci avanza, o vediamo se possiamo aprirgli le nostre porte. Perché domani potrebbe essere un altro paese, un altro posto, altra gente.
Invece di pensare individualmente: perché io, perché io, a me piace lavorare da sola.
Vostra Jardinera
Con tutto il suo amore