🎧 Ascolta il Messaggio dalla voce de La Jardinera
in un paese molto lontano, c’era un regno potente! E il re era buono con i suoi sudditi e con i suoi figli. Aveva tre figli e possedeva molti tesori, ma aveva una pietra preziosa che possedeva solo lui, non c’era altro posto al mondo dove ci fosse questa pietra.
“Dei suoi tre figli”, gli dissero i suoi consiglieri, “monsieur, sua altezza, chi erediterà la sua pietra preziosa, il suo tesoro?”
“Non lo so, non sono sicuro, i miei tre figli sono buoni, lavoratori, bravi governanti e mi stanno sempre vicino, non so cosa farò, né chi lo erediterà .”
E in quel momento il re disse: “mi viene un’idea”, chiamò i suoi tre figli e disse loro, “guardate, dovete fare qualcosa di straordinario, quello che farà una impresa, la più straordinaria, in quel giorno sarà l’erede ed erediterà la pietra preziosa.”
I tre se ne andarono, ognuno per la sua strada, e quando arrivò la sera, al calare ormai dell’oscurità , arrivarono i suoi tre figli, il re li ricevette e gli disse: “spiegatemi, ditemi, sa avete fatto?”
Il maggiore gli disse: “padre sono andato ad uccidere il drago che mi minacciava sempre la nostra città e l’ho sconfitto.” Si inchinò il figlio maggiore, fece due passi indietro e con un gran sorriso stava aspettando se c’erano commenti da parte di suo padre.
Il secondo gli disse: “padre, con la mia spada ho ucciso dieci uomini molto cattivi che minacciavano la gente, li ho uccisi tutti, adesso possiamo stare tranquilli. Lo salutò, si inchinò, si ritirò di due passi e aspettò una risposta dal padre.
E toccò al più piccolo, all’ultimo, “e tu, cos’hai fatto oggi?”
“Padre, sono andato semplicemente sulla montagna, e sul dirupo stava dormendo il mio peggior nemico, quello che mi ha fatto tanto soffrire, quello che mi ha causato tanti problemi, stava dormendo sul dirupo, lo vidi, mi avvicinai, passai e me ne andai di nuovo, così non ho fatto nulla padre, sono qui.”
Il padre guardò i tre e disse “figli miei, vi amo tutti e tre allo stesso modo, e il mio amore è infinito ma l’erede e la pietra se la prenderà l’ultimo, il piccolo”.
Ovviamente il maggiore e il secondo non capivano, ma il padre gli disse: “c’è più coraggio in un uomo che perdona che negli altri che hanno ucciso, il perdono è avere umiltà , perdonare è sapersi arricchire, ed essere molto coraggioso!” E gli disse, “figlio, ecco a te la pietra e sarai tu il futuro re.”
Così finì questa storia, che ci vuole dire che sembrava innocente il gesto, sarebbe stato più facile spingerlo nel precipizio, e non avrebbe avuto più nemici! Ma fece il contrario, lo perdonò e vinse.
Vediamo se noi siamo capaci di perdonare in cucina, in casa, nel servizio, in tutti i posti! E i problemi che abbiamo, perché sempre ci metteranno delle barriere nel cammino, pietre per inciampare e soprattutto cercheranno i nostri punti deboli, vediamo se sappiamo reagire con il perdono e l’onore o con l’orgoglio e la cattiveria, a buon intenditore…
Con tutto il mio amore,
La Jardinera