October 02, 2023

IL CICLO DELLA VITA

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🎧 Ascolta il Messaggio dalla voce de La Jardinera

Miei cari semi,

Siamo venuti a meditare nella “Yurta”, una tenda che viene dalla Mongolia, rotonda e ricoperta di pelle di pecora e di Yak, bellissima all’interno, dorata e rossa, è bellissima, meravigliosa e si sta davvero bene.

Il tetto è aperto e si vedono le stelle e la Luna, c’è Luna piena, Luna piena.

Le emozioni, il mare, le montagne, tutto si muove, tutto, quando c’è la Luna piena smuove la parte più profonda dei mari in tutto il Pianeta e fa si che le faglie si muovano e tutte le montagne, soprattutto si muovono le più alte come quelle del Perú, l’Himalaya, tutte, i Pirenei.Ed è lì dove si producono catastrofi, tutto per la Luna.

La Luna, questo meraviglioso astro che ispira poeti, che ispira l’amore e bisogna contare nove lune perché nasca una vita, nove lune, la nascita.

Ma, cosa siamo in realtà? Da dove veniamo? Unicamente un atomo, una piccola cellula insignificante che si fa grande, che si alimenta con altre cellule e che va ricoprendo l’atomo, questo Atomo Divino e all’improvviso ci troviamo fra le braccia della madre, riconoscendo e scoprendo qualcosa che abbiamo già sentito e che non avevamo visto.

Che bellissima scoperta, perchè sono i primi suoni, è musica e quando gli occhi si aprono, tutti i neonati hanno un colore azzurrino, perché non vedono bene, ma quando cominciano a scoprire i tratti i primi sono quelli della madre e del padre, dei suoi fratelli.

E la prima cosa che fa è sorridere o sorpreso, piangere, ma se piange è perché ha fame.

Siamo tanto simili agli animali, il nostro corpo è animale, solo la nostra Anima è ciò che lo distingue e la nostra Memoria Universale.

Da questo tetto di cristallo si vedono le stelle. Quando una stella esplode è perchè è arrivata a maturazione, così come gli uomini e gli animali, sono arrivate a maturazione e sono le stelle che si chiamano rosse. Le gialle, le più giovani, le azzurre, giovanissime e le rosse che sono già giunte al finale. Una volta che sono esplose, si riuniscono nuovamente, assieme alle altre che stanno intorno a lei, che sono esplose, con altri materiali che esistono e vivono nell’Universo e si uniscono di nuovo, è una attrazione, come noi. E di nuovo si uniscono e fanno una nuova stella da quella che ha lasciato il suo corpo e torneranno a fare una nuova stella.

E’ come quando una bella bambina incontra un ragazzo carino e bello, la prima cosa che fanno è attrazione, si uniscono e la prima cosa che fanno è amarsi.E vanno a riprodurre un’altra stella, che più tardi giungerà a maturazione e succederà come a quelle del cielo, dell’Universo, quando giungono a maturazione terminano la loro vita e saranno cremati o sepolti.

Se osserviamo gli animali, sono molto intelligenti, molto. Una madre felino difende e uccide per i suoi figli. Un maschio alfa ha sempre un gruppo e dà la sua vita per lui e deve lottare per questo gruppo, deve difenderlo, ma non piace vedere quando uccide dei leoncini di un altro gruppo.

E’ questo maschio alfa che pianta le sue zanne nella testa e li uccide o li lancia nel precipizio. Lo vediamo crudele e non ci piace, spegniamo la televisione, ma vi spiegherò perché lo fa. Perché è il maschio più forte, il più potente e desidera che la sua discendenza sia la più forte e potente. Per questo sceglie sempre la femmina alfa, la migliore, la più forte, la difensora, la leonessa. Perché sa molto bene che da questa unione nasceranno futuri alfa o leonesse molto grandi e forti.

Vi racconto, vi spiegherò meglio. In Vietnam, dove ho trascorso un periodo, anche in Cina, in Thailandia, nel Laos, Cambogia, era il momento di seminare il riso e la madre custodiva il riso più grande, il migliore, il più bello e il piccolo lo metteva in un altro sacco con quello tagliato, rotto, che era meno, in un altro sacco. Quando veniva il padre diceva a suo figlio: -prendi il sacco di riso che andiamo a seminare- e il figlio diceva: -quale prendo papà ?-

-Prendi il migliore-. -Ma è per noi, da mangiare-. -Prendi il migliore, prendi il più grande e il migliore-. Ma noi moriremo di fame, questo lo teniamo per noi, non ne abbiamo-. E allora gli disse: -vieni con me figlio mio. Vedi, questo chicco è bello e grande, lo pianteremo. Perché piantandolo darà una coltivazione bella, grande e prospera. Se piantiamo quello piccolo, è talmente rachitico che non avrà forza la pianta e non darà frutti. E se prendiamo quello rotto non nascerà.

Devi sempre dare il meglio di te stesso per ricevere il meglio.

E questo è ciò che la terra vuole, il meglio. Perché darà doppio e triplo-. Il figlio capì e tornò a casa. La madre piangeva perché le avevano portato via il suo riso.

E le disse: - no madre, avremo un grande raccolto. Potremo mangiare tutto l'anno e vendere-. E così fu. Vissero un raccolto straordinario. Mangiarono in abbondanza, regalarono e venderono. Come quei chicchi di riso, di grano, di fagioli, di mais.

Questo è l'uomo e l'animale. Perché sembra criminale che i cuccioli siano uccisi? Quelli che sarebbero nati sarebbero stati forti, per difendersi e difendere gli altri, perché se fossero stati solo deboli, malati, la razza animale si perderebbe.

E molti animali, quando nasce uno dei figli malato o a cui manca una zampa, lo abbandona, perché sa che non vivrà. E deve darlo alla natura, perché la natura deve nutrirsi come loro degli altri. Se non ci fossero questi animali che puliscono la metà del nostro pianeta, mangerebbero noi. In Tibet, la prima volta che ci sono andata più di 35 anni fa, mi ha colpito molto quando a una famiglia tibetana era nato un bambino e lo portarono al fiume, era inverno, è sempre inverno in Tibet, fa sempre molto freddo.

20 -40 sottozero, fa molto freddo e appena nato lo portarono al fiume e ce lo misero dentro. “Mio Dio, -dicevo-, morirà, morirà” e mi risposero:

“Bisogna farlo a tutti”

“Non può essere, è appena nato”

“se vive, sarà forte, duro e resisterà a tutto. Se non vive non avrebbe potuto vivere né resistere”. Così tranquilli e così lo facevano. Nessuno moriva, nessuno moriva, perché avevano già quella forza dentro. Ma lo facevano. Dovevano superare quel test per sapere se sarebbero sopravvissuti o no.

Vi racconto un'altra storia. La mantide religiosa. È un animale molto bello, verde, verde fluorescente. È leggera, sottile, sembra un fiore. Si chiama mantide religiosa perché sta sempre pregando, cioè porta le sue due zampe anteriori incrociate come se pregasse, due grandi occhi e si mette sempre sugli alberi o sulle foglie, si dissimula, non si distingue, si vede lo stesso. E sta aspettando, aspetta, sta cacciando, ma sta aspettando.

Quando è il momento degli amori, arriva il maschio, si innamora di lei, lei si fa pregare, ma lui insiste perché è arrivato il momento di riprodursi, perché la razza deve continuare altrimenti si estinguerebbe. E sono sicura che molti giovani non si sono mai posti questa domanda. C'è una mosca, la uccido, c'è una zanzara, lo uccido.

Bisogna farlo con le zanzare, certo, ma a volte ci sono altri animali che si uccidono solo per il piacere. Questa mantide religiosa aspetta, è tranquilla. Quando il maschio si avvicina, dopo il corteggiamento si accoppia e una volta ottenuto il frutto, la coperta religiosa è soddisfatta e felice.

E all'improvviso, prima che se ne accorga, gli prende la testa e gliela taglia. Mangia la testa del maschio, che le ha dato la vita per avere altri figli e si mangia tutto il suo corpo. La mantide religiosa finisce, si lava, si pulisce le zampe, si pulisce la faccina e si riposerà e sa che molto bene avrà figli e starà in buona salute. Perché vi spiego questa storia così crudele e così bella?

Perché si mangia il maschio, perchè li ci sono tutte le proteine, il cibo e c'è tutto il necessario per nutrire i suoi figli e il maschio lo sa, il maschio lo sa. E si sacrifica affinché i suoi figli possano essere forti e vivere il tempo di un'estate. È effimero, ma vivranno. E così siamo noi. O non ne avete sentito parlare? di tante donne che sono state maltrattate e anche uomini, perché è la stessa cosa, è la stessa cosa. Ma facciamo una parentesi perché diciamo che è la donna, la povera, è che la donna, è che l'uomo, no, sono esseri che veniamo tutti dall'Universo. E questo è il nostro comportamento, che è il nostro fisico, il nostro corpo.

L'unica cosa che ci distingue è la nostra Anima, che nessuno può toccare, appartiene solo all'Universo.

C'è un'altra storia molto bella, il cavalluccio marino. Il cavalluccio marino, ce ne sono pochissimi, ma lui è una delle specie che quando si accoppia con l'altro cavalluccio marino, i due, sono felici perché ballano. Prima di fare l'amore, ballano uno attorno all'altro. Una volta che si sono uniti, lei guarda il suo amato e se ne va, è già felice, lei è felice, ha compiuto e va a mangiare perché ha fatto uno sforzo, è stanca e va a mangiare. Il cavalluccio marino maschio se ne sta tranquillo e va anche a mangiare, mangia, cerca, si riunisce con altri, ma lui ingrassa, ingrassa, finché non arriva il momento in cui i piccoli crescono nel suo ventre, del maschio, del cavalluccio marino, e quando sono pronti, lui li espelle e loro nascono. Ne nascono molti, molti, nascono, nascono, nascono, e una volta che li ha espulsi tutti resta tranquillo e felice e si prende cura di loro. Controlla che non vengano avversari per mangiarli. Li sorvegliano molto, anche la madre è là, ma è il padre che li porta.

È una cosa strana. C'è un animale molto antico, che proviene da quando il mondo è mondo, si chiama lumaca, una lumaca, è l'unica la lumaca ad essere ermafrodita, si può accoppiare da solo e avere dei piccoli. La lumaca è femminile e maschile, si cercano in compagni, ma quando non hanno nessuno, si riproducono da soli, è molto interessante.

Ogni animale ha un filo che è unito a un'intera famiglia di antenati, dei presenti e lo avrà in futuro. Gli elefanti, per esempio, vivono sempre in branco tranne i maschi, che devono lavorare per il loro territorio e controllare che nessuno si avvicini al branco. Ma le madri tutte sono una. Quando una madre ha un elefante, un piccolo elefante, tutte le sorelle, le zie, tutte le nonne, lo proteggeranno, si prenderanno cura di lui. E se la madre va a mangiare chi ha altri piccoli, darà da mangiare a quel piccolo, perché sono tutte una cosa sola e si aiuteranno, ma se vedono un resto di ossa di elefante rimaste nella savana, in Africa, lo annuseranno e si inchineranno, lo saluteranno e lo rispetteranno e lo riconosceranno, è qualcosa di straordinario. Loro rispettano l'uomo, lo hanno sempre rispettato, non attaccano mai per uccidere, c'è sempre una ragione, uccidono per mangiare e sopravvivere.

Cosa è successo adesso? Abbiamo avuto il Covid, ma è già finito. Perché abbiamo paura? Perché abbiamo paura di abbracciarci?

Perché abbiamo paura di uscire? Perché adesso è uscita questa malattia mentale? Perché siamo stati rinchiusi? No. Ci ha colpito, è vero, moltissimo. Ma è perché abbiamo paura di toccare la terra, di lavorare un giardino, di lavorarlo, di fare un orto, di poter vedere fiorire pomodori, peperoni, verdure, insalate.

Servidora ha sempre il suo orto, il suo giardino, non posso vivere senza di lui, senza i miei fiori, le mie piante, non posso vivere, è la vita, è la vita.

Fermarvi a toccare la terra, andate in montagna, andare a vedere quei bellissimi alberi, non abbiate paura, tornate nuovamente da dove venite.

Avete sentito parlare dei Neanderthal, dell'Homo Sapiens, eccetera, eccetera. Ma anche loro vivevano con molta intelligenza, anche loro uccidevano per mangiare.

Ma si amavano, si curavano, crearono armi, si pettinavano con le lische dei pesci e chi non aveva pesci con le ossa sottili di certi animali. Quindi noi siamo privilegiati. Ringraziamo Dio e l'Universo.

Abbiamo alberi, abbiamo terra, contempliamo come crescono le piante, mettiamo un seme e lo vedremo crescere, è la cosa più meravigliosa. Abbiamo dimenticato che la terra è così bella, abbiamo dimenticato che l'essere umano è perfetto.

Sì, ho detto perfetto, con tutti i suoi difetti, ma è perfetto, è la macchina perfetta. Perché ci vergogniamo di dire che amiamo? Perché abbiamo paura di abbracciarci? Perché abbiamo paura di guardarci allo specchio?

Lo specchio ci darà l'immagine che vogliamo vedere, se gli altri ci trovano belli e bene, prendiamo questa decisione e quel coraggio di accettarci come siamo, perché il cuore non si vede, l'amore che c'è dentro si sente solo.

E la bellezza è quella gioia che ci dà, quando ci avviciniamo alla gente che amiamo, o di un oggetto o di una pianta o di un albero. Questo è vero amore. Che bellezza può avere un libro in mano e leggere?

Che felicità poter ascoltare musica! che tanto ne abbiamo bisogno e chi sa cantare o suonare uno strumento, Alleluia! Che altro potrei dirvi?

La farfalla è uno degli animali più morbidi, più sottili, più leggeri, sono così belli. Quando arriva la primavera iniziano le prime, alcune piccole bianche, alcune gialle, altre blu, altre marroni. Qui abbiamo diverse varietà, ma nei vostri paesi avete meraviglie di meraviglie, e che dire del Brasile, è uno dei campioni, Costa Rica, avete tutti delle farfalle meravigliose. La maggior parte di quelle che vivono da noi vive un giorno, nasce al mattino, per prima cosa esce dalla terra, è un verme, un bruco, o da un albero, un bruco. E si appende su un ramo, su un cespuglio, e aspetta, ed esce dal bozzolo. E tira fuori un'ala, poi l'altra, e una volta uscita non ha un minuto di riposo perché deve vivere la sua infanzia, la sua giovinezza e la sua maturità, tutto in un giorno. E deve fare in fretta perché i campi di fiori la attendono, stanno aspettando quei fiori colorati. E sanno che devono andare, nutrirsi e impollinare, lo sanno. Con le loro ali, svolazzando intorno ai fiori, fanno cadere quel polline che si incrocia con altre, e che veda dare i suoi frutti, come le mandorle, come le pesche, i frutti, tutti hanno bisogno, delle farfalle, degli uccelli, delle api.

Che cosa bella, questa è la vita. Sappiate apprezzarla, sappiatela godere, prendetevi il tempo di guardare. Aprite bene gli occhi per ammirare.

Ci sono dei giovani che vivono vicino a un fiume in cui c'è oro, in quel fiume c'è oro e ogni giorno guardavano come passava l'acqua, come cantava l'acqua.L'acqua ha memoria, canta, informa. Sono felici quei due giovani. Hanno potuto vedere anche i fiori, gli alberi e sono stati intorno alle montagne. Questo è meraviglioso perché ci sono ancora giovani che amano la vita e vogliono vivere. Questo è bello.

Questo si che è la vita. Questo è L’Universo.

Con tutto il mio amore,

Vostra Jardinera

E’ lungo, ma era talmente bello poter stare con voi e amarvi!

Presto sarò con voi, vi amo.

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