Giorno di vita, giorno guadagnato

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Miei cari semi,

Condividiamo oggi questo messaggio che si chiama le piangenti.

In una famiglia molto ricca morì la figlia del proprietario di una casa molto grande, era come un palazzo, molto grande ed essendo morta sua figlia vennero moltissime donne, molte donne che riempirono la veglia funebre, era pieno, pieno, pieno e cominciarono a piangere, a piangere e piangevano a dirotto, ma con dei pianti che erano perfino preoccupanti.

E udendo questi pianti arrivò l’altra figlia del proprietario ed entrando e vedendo la veglia funebre si avvicinò a sua madre e le disse: Perchè queste donne stanno piangendo a dirotto con una sofferenza incredibile? Se noi riusciamo a piangere appena e abbiamo vissuto questo dolore nelle nostre carni, abbiamo questa sofferenza per nostra sorella che era così gentile, buona e meravigliosa per noi. Com’è possibile che appena ci escono lacrime e queste donne stanno piangendo senza smettere? Dimmelo mamma.

La madre con una tristezza, il suo cuore non ce la faceva, perchè sua figlia era gentile, buona e la malattia se l’era portata via le disse:

“Figlia mia, non dimenticare quello che ti dirò, le lacrime di queste donne non sono lacrime di pianto come le tue o le mie, le loro lacrime si chiamano denaro.”

La figlia aprì gli occhi e disse, “si, figlia mia, tuo padre le ha pagate e ha dato molto denaro per piangere e far si che sia una veglia funebre grande e fastosa, ma si chiamano lacrime di denaro.”

Dice “stanno con gli occhi chiusi, non l’hanno mai conosciuta.”

“Per questo ti ripeto figlia mia, non dimenticarlo, sono lacrime di denaro. Ciò che non devi dimenticare è che il denaro sarà sempre il potente cavaliere, il denaro tutto compra e tutto vende, il denaro può tutto. E oggi abbiamo dimenticato che se non piangiamo, quelle lacrime contenute ci fanno male, ci distruggono il cuore, ci devasta dentro e questo dolore è quella sofferenza che passiamo in silenzio.

Per questo non facciamo nè scandali, nè richieste, perchè non ci hanno pagato e portiamo nostra sorella o nostra figlia nel cuore, ma sappiamo che la sua Anima è nella Luce ed è ciò che ci dobbiamo ricordare sempre, che la cosa più importante non è il denaro, portare sempre quel ricordo e apprezzare ciò che è la vita e ogni giorno è un giorno guadagnato, o un giorno di più che abbiamo guadagnato alla morte. Non bisogna aver paura di lei, ma al contrario rallegrarsi perchè siamo vivi.”

E con queste parole miei semi, desidero ricordarvi che dobbiamo sempre ringraziare il Maestro di Tiberiade, Suo Padre e ricordare sempre il Padre Nostro.

Con tutto il mio amore,

La Jardinera